Un periodo di stage in Rotonda

06 ottobre 2022 attività,Story

Alessandra, giovane universitaria baranzatese, ha svolto un periodo di stage presso La Rotonda. Al termine dei 6 mesi vissuti in Emporio della Solidarietà ha voluto scrivere una lettera per ringraziare i colleghi e fare un bilancio sull'esperienza vissuta.

 

"Cari colleghi, o per meglio dire cari amici,

Come sapete, con oggi si concludono i miei sei mesi di tirocinio.

Ho pensato tante volte a quando sarebbe arrivato questo momento e, soprattutto, al fatto che non potevo andare via senza dedicarvi un pensiero. I vostri atteggiamenti nei miei confronti, mi hanno quotidianamente ispirata. Ogni giorno trovavo incipit per un'ipotetica lettera, che poi sviluppavo nella mia testa mentre lavoravo con voi. Questo perché sono molto timida e anche i piccoli gesti mi emozionano tanto.

Nella mia vita, proprio la timidezza è stata una carta costante, pronta a fare i conti con me ogni qualvolta mi trovassi in una situazione nuova: è stato questo il lato del mio carattere sul quale ho deciso di scommettere quando mi è stato chiesto come avrei voluto svolgere lo stage. Dopo anni di chiusure forzate e tante difficoltà, avevo il desiderio di mettermi in gioco in maniera decisa e ho fortemente desiderato che questa esperienza risultasse quanto più di valore possibile. Volevo imparare, conoscere nuovi ambienti, scoprire le possibilità che la "mia" Baranzate ha da offrire, ma, soprattutto, fare nuovi incontri e amicizie. L'obiettivo era certamente ambizioso, ma lo scoglio più grande era la mia timidezza. Con i giorni, però, ho scoperto che in questa realtà i capi potevano essere chiamati amici e i colleghi confidenti.

Questo è lo spirito di Rotonda. Proprio come Samantha me l'ha descritto il mio primo giorni di stage, mentre ero nel suo ufficio ed è suonato il campanello. "Le nostre porte sono sempre aperte, sia fisicamente che metaforicamente. Se suonano tu apri. Chi entra ci conosce e sa che noi possiamo fare qualcosa per lui".

L'insegnamento più grande che mi porterò sempre nel cuore è che un sorriso ricevuto, da un volontario, da un operatore o da un responsabile, salva il mondo e colora la giornata.  Per me l'Emporio della Solidarietà rappresenta una grande famiglia: all'interno ho trovato persone squisite che non mi hanno mai negato un saluto o un interesse materno/paterno/fraterno, un punto di confronto e un momento di scoperta. Quello che fate, e come lo fate, è unico! Il vostro impegno e la vostra dedizione mi hanno colpita, e la volontà di non deludervi è stata forte. Spesso si usa la metafora della spugna che assorbe: trovo che in questo caso calzi a pennello. Mi auguro che il mio impegno sia stato apprezzato, anche se so di aver combinato qualche pasticcio!

Siete stati degli insegnanti, oltre che dei genitori, nonni, sorelle o fratelli, dai quali ho imparato il valore della puntualità, della precisione e della cordialità.

Con tutto l'affetto che ho ringrazio singolarmente ognuno di voi. L'opportunità che mi è stata data è stata veramente vissuta in pieno a prescindere dalle sue finalità: l'aiutare e l'assistere sono sicuramente venuti prima dell'obbligo universitario da rispettare.

Vi voglio bene,

Amici nuovi, e di lunga durata, che ho trovato in Rotonda!"

 

Se anche tu vuoi fare un'esperienza di volontariato/stage presso uno dei nostri servizi, scrivi a info@larotonda.org