Un approccio innovativo di contrasto alla povertà

17 febbraio 2023 progetti,news

Lo scorso anno ha preso avvio CAP 20021, un programma innovativo di contrasto alla povertà.

Il suo nome prende spunto dal codice di avviamento postale di Baranzate, che è appunto 20021, ma reinterpreta il significato dell'acronimo CAP trasformandolo in Capitale di Attivazione Personale. Una semplice sigla di tre lettere capace però di nascondere un modus operandi ribaltato: provare a trattare il tema povertà mettendo temporaneamente tra parentesi l'erogazione di servizi e sostegni per organizzare invece un intero contesto di risorse affinchè diventi abilitante per coloro che richiedono aiuto.

La povertà è un fenomeno multidimensionale e cumulativo, ovvero processuale spesso ricorsivo e con effetti sul piano intergenerazionale. Spesso, quindi, risulta difficile affrontare la complessa sfida di contrasto al fenomeno povertà e ridurne i suoi effetti, non solo nell’immediato, ma in modo permanete. Il Programma 20021 vuole essere un tentativo di  capacitazione territoriale mettendo al centro dell’azione la persona stessa beneficiaria dell’intervento offrendole una serie di strumenti capaci di attivare il suo percorso di fuoriuscita dallo stato di bisogno.

Abbiamo intuito come prioritarie le necessità di intessere un sistema di relazioni territoriali utili a raccogliere il bisogno laddove si palesa, spesso al di fuori dei contesti istituzionali di ascolto; e di promuovere azioni combinate in grado di garantire sia un primo sostegno sia di rilanciare poi il percorso di autonomia di chi si trova in difficoltà temporanea. Dall’esigenza contingente di trovare risposte nuove a situazioni sempre più complesse e articolate di difficoltà, è nato un programma di intervento che ha assunto la forma di un percorso comunitario di risposta sistemica al bisogno attraverso l’attivazione di tutte le risorse umane, materiali, relazionali ed economiche presenti in un territorio. Nel primo anno di attività del programma sono state sostenute 14 situazioni debitorie erogando circa €30.000 di sostegni economici e completando ciascun progetto attraverso interventi di supporto quali percorsi di educazione finanziaria, inserimento lavorativo e sostegno alimentare attraverso il nostro Emporio della Solidarietà. Ai fondi erogati direttamente, poi, si sono aggiunti i sostegni attivati attraverso partner di progetto quali Fondazione San Bernardino e Fondo Diamo Lavoro di Caritas Ambrosiana.

Ad un anno di avvio della sperimentazione programma CAP possiamo dire che i veri punti di forza di questo sistema di intervento sono stati due: da un lato l’ottimizzazione degli interventi attraverso la creazione di una equipe multidisciplinare capace di mappare le situazioni di fragilità, intervenendo in maniera sistemica e trasversale sulle differenti aree di bisogno; dall’altro la capacità del programma di coinvolgere i beneficiari di progetto nel rientro dalla situazione debitoria. Una strategia multidimensionale e multidirezionale in grado di restituire alla persona beneficiaria il centro dell’azione integrando l’erogazione economica dedicata con le risorse da parte delle famiglie beneficiarie.

Per concludere, il progetto CAP 20021 ci insegna che la capacità di tessere legami, costruire comunità e ricomporre le risorse può rappresentare la chiave di volta per la presa in carico di situazioni complesse che richiedono interventi trasversali. Nel programma CAP 20021, infatti, ogni parte del contesto diventa soggetto attivo di trasformazione, anello di congiunzione tra ciò che può mettere a disposizione del percorso e ciò che è in grado di ricevere dal percorso stesso. CAP 20021, però, ci mostra anche che oggi esiste la possibilità di costruire programmi stabili e capaci di offrire diversi vantaggi – ai più fragili ma non solo – proprio partendo dalle necessità reali dei territori e da alcune opportunità che gli attuali dispositivi connessi alle comunità energetiche offrono. Una sfida sicuramente complessa ma anche una nuova opportunità da cogliere.

 

Per approfondire, Leggi l’articolo della nostra presidente Samantha Lentini su Lombardia sociale